Amazon, Ikea, Toys ‘R Us, Ikea. Grandi aziende, grandi successi passati, azioni e strategie differenti nell’approccio al mercato e alle trasformazioni in corso.
Vediamo azioni che possono darci indicazioni sui trend in corso e su cosa può essere degno di attenzione da parte delle PMI italiane.
Parto da lontano, ma c’è una sottile linea che unisce tutti i puntini.
Se hai uno smartphone con te, ogni giorno, molto probabilmente questo piccolo oggetto ti ha un pò trasformato la vita, Lo smartphone ci consente di gestire l’agenda, guidarci su nuove destinazioni in modo sicuro, usando il navigatore, ricercare informazioni tramite internet, vedere in tempo reale foto dei nostri cari. Ma non solo.
Ci consente anche di vedere prodotti, novità, comparare prezzi e scegliere l’acquisto di prodotti, da un assortimento superiore a quanto potremmo trovare in qualunque supermercato fisico.
In pochi istanti puoi acquistare un prodotto, pagare e definire come riceverlo, comodamente a casa quando vuoi tu, oppure passando a ritirarlo in un posto agevole, come un ufficio postale o un negozio-punto ritiro in un centro commerciale.
Ovviamente, questa libertà consente anche a noi, da consumatori, di scegliere nuovi fornitori e consente, alla pari, ai nostri clienti, se siamo fornitori, di rivolgersi altrove.
Questo processo sta abbattendo muri e confini nella distribuzione delle merci, rendendo il commercio molto più fluido tra regioni, stati e continenti.
Apre opportunità e concorrenza per le aziende, Se siamo un’impresa, ignorarlo può rivelarsi fatale.
Vediamo alcuni fatti recenti:
1 – Giugno 2017: Amazon, colosso dell’e-commerce, acquista, per 13,7 miliardi di dollari, i supermercati di lusso Whole Foods, specializzati nel cibo biologico e salutista.
Non è la prima acquisizione da parte di una società del mondo digitale di aziende tradizionali. La stessa Amazon, nel settore moda, ha acquistato marchi famosi, quali Shopbop e Zappos. Ma la dimensione di questa acquisizione, 13,7 miliardi di dollari, ha un altro spessore.
Dal mio punti di vista, quest’acquisizione delinea un passaggio importante.
Il mondo digitale non è più nicchia di mercato, complementare al mondo reale. Il mondo digitale è parte integrante del mondo reale.
Semmai l’agilità e flessibilità che caratterizza le aziende digitali le rende ora in grado di acquistare aziende tradizionali meno flessibili e competitive. Il che merita doverose riflessioni, da parte delle aziende tradizionali.
2 – Settembre 2017 – IKEA acquista Taskrabbit: IKEA, leader storico del settore arredamento low-cost, affronta la crisi a testa alta e cerca metodi nuovi per contrastare la crisi nelle vendite. Nel settembre acquista TaskRabbit, la startup che permette ai cittadini di trovare professionisti per i piccoli lavoretti. Con questo servizio IKEA potrà rendere disponibile ai propri clienti un’offerta di professionisti, artigiani, lavoratori che completano l’acquisto Ikea, montando, pulendo, tinteggiando gli ambienti che verranno arredati.
Mondo reale a digitale si fondono in un disegno complessivo più ampio e complementare.
3 – Settembre 2017: Toys R’ Us catena storica di vendita di giocattoli del mondo reale, con negozi in molti paesi, ha aperto le procedure per il fallimento. La causa? Non ha retto la concorrenza delle vendite online.
Fine di un colosso e di un modo di vendere, con il negozio fisico dove scegliere e provare prodotti con prova diretta dei giocattoli. Far vedere e provare i prodotti non è più determinate, per vendere. Bello, ma non basta. Non più.
4 – Ottobre 2017: IKEA, marchio storico dell’arredamento low-cost, che è cresciuta grazie alla vendita emozionale dei mobili nei suoi punti vendita. attraverso l’esperienza diretta, segnala la crisi nelle vendite. Calano le vendite nei negozi fisici, non compensate dalle vendite nel canale online, pur disponibile per i suoi clienti Ikea.
Una delle iniziative per il rilancio? Dal 2018 avvio del test per le vendite digitali di terze parti, ovvero con uno dei colossi delle vendite online (Amazon o Alibaba).
Lo spunto di riflessione? Per quanto il negozio online della nostra azienda possa essere valido, dobbiamo considerare quanto l’offerta dei nostri prodotti tramite un e-commerce di terze parti possa essere efficace per la distribuzione dei nostri prodotti.
Amazon e Alibaba, oggi, sono formidabili motori di ricerca per prodotti. Riesci con la tua azienda a dar visibilità ai tuoi prodotti quanto questi e-commerce?
In sintesi, quali spunti di riflessione possiamo trarre dai fatti riportati nel post?
Quale il trend e le possibili ripercussioni sull’attività quotidiana delle nostre Piccole e Medie Imprese?
- Osserva i trend e quanto avviene a livello globale, perchè il modo di vendere e acquistare sta cambiando rapidamente. Meglio cavalcare i cambiamenti che subirli.
- Non pensare che il digitale non abbia nulla a che fare con la tua azienda di produzione. Potrebbe rivelarsi un boomerang.
- Per i tuoi nuovi potenziali clienti ( e in parte per quelli esistenti), la tua azienda non è quello che tu dici di essere con la tua brochure o catalogo.La tua azienda è ciò che google dice di te e della tua azienda. L’ho detta un pò cruda, lo so. Ma non è forse così? Tutti i buyers esteri chiedono di sapere il sito web del loro possibile nuovo fornitore e fanno una verifica online. Non lo faresti, come imprenditore, per una verifica su un possibile nuovo e grosso cliente?
- Creati una strategia per acquisire nuovi clienti, anche sperimentando nuove strategie. L’immobilismo, per quanto comodo, non è una strategia.
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Fonti e approfondimenti:
Amazon compra whole food
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2017/06/16/news/amazon_compra_whole_foods-168263707/
Ikea e la strategia per battere la crisi
http://www.corrierecomunicazioni.it/digital/49209_ikea-asse-con-amazon-per-battere-la-crisi.htm
Innovare o fallire – il caso Toy’s R Us
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2017/09/19/news/toys_r_us_bancarotta-175892049/
http://www.quotidiano.net/economia/toys-r-us-1.3407100